10 regole per preparare il manoscritto perfetto e trovare un editore
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Le 10 regole per preparare il manoscritto perfetto e trovare un editore

Ci scommetto, se stai leggendo questo articolo è perché vorresti pubblicare un libro e hai il classico manoscritto lì a prender polvere nel cassetto.

Ti consiglio quindi di leggere attentamente queste semplici regole se vuoi preparare al meglio il tuo manoscritto e attrarre l’attenzione di un editore disposto a pubblicarlo.

 

Ricorda, l’abito non fa il monaco ma se vedi un signore vestito da monaco, a meno che non sia martedì grasso, quasi certamente è un monaco! Con questa ovvietà voglio solo spiegarti che la concorrenza tra scrittori è altissima. Nel nostro Paese si calcola ci siano tre milioni di scrittori: autori di professione, saggisti, professori, studenti, giornalisti, giornalai, poeti, non poeti, casalinghe, complottisti, complottari. Un mondo di storie! Belle, brutte, eccezionali, improbabili ma incredibili, o senza alcun senso. Un editore rinomato può ricevere ogni giorno diverse decine di nuovi manoscritti, quindi, ritornando al monaco, la risposta è sì, per essere preso in considerazione hai bisogno (anche) di un buon vestito grafico per la tua storia. Certamente il contenuto è fondamentale e questo lo approfondiremo a breve in un altro tutorial (ho qualche suggerimento da darti per migliorare la tua storia) ma per ora ci occuperemo solo della parte “visiva” del progetto.

 

Io sono una insider e so cosa gli editori non vorrebbero mai vedere.

Ecco quindi le regole auree da seguire se vuoi trovare un editore disposto a pubblicarti:

 

1) LA LETTERA DI ACCOMPAGNAMENTO: Ricordate che l’Editore è una professione. Inviare un manoscritto vuol dire confrontarsi (in alcuni casi per la prima volta) con un professionista del settore culturale. La valutazione di un manoscritto è una operazione dispendiosa che un editore farà per voi gratuitamente, quindi non fargli perdere tempo! Invia sempre qualche riga di presentazione e sii comprensivo nel farlo… “Comprensivo” nel senso di “sintetico”… sii breve, solo 3 o 4 righe di biografia con tutti i tuoi contatti; il tempo che la redazione impiegherà nel leggere due pagine di ciò che a te sembra importante nella vita o cercare il tuo numero di telefono sparso chissà dove, sarà tempo tolto alla lettura del manoscritto.

 

2) LA SINOSSI: Direi che è quasi obbligatoria. La valutazione inizia proprio dal riassunto che sai fare del tuo testo, ma attenzione, può essere un’arma a doppio taglio. Il dono della sintesi ti farà guadagnare mille punti; al contrario, una sinossi di due pagine può farti apparire come uno scrittore che, nel caso se ne presentasse la necessità, non vorrà o non riuscirà ad accorciare o tagliare parti di testo.

 

 

 

leggi dalla 3 alla 6